Abarth

In mezzo, quella prima volta con la FIAT 1100, era il 1953: Carlo Abarth iniziò con la vendita di marmitte in grado di migliorare le qualità sonore dei modelli su cui venivano installati i suoi prodotti. Per svoltare, però, servì l’appoggio di FIAT che non tardò ad arrivare. Il concetto di piccola auto sportiva in Italia nacque anche e soprattutto grazie ad Abarth, che elaborò una moltitudine di modelli FIAT nel corso degli anni ‘60 e ‘70. Arrivano anche importanti successi nel mondo dei rally dove la FIAT 131 Abarth rally conquista i campionati del mondo 1977, 1978 e 1980, proseguendo l’epopea della Lancia Stratos che aveva appassionato il pubblico italiano. Segue negli anni ‘90 un periodo di collaborazione con Alfa Romeo, acquisita da FIAT nel 1987. In epoca moderna, si passa al 2007 per rivedere una nuova Abarth che rimarrà in gamma fino ai giorni nostri. Il futuro parla elettrico anche per Abarth, per buona pace di chi vede in Abarth un sinonimo di rumore che pareva essere inscindibile dal suo DNA.

Caratteristiche del brand Abarth

• Marchio di Stellantis
• Famoso per le elaborazioni
• Auto usate destinate a crescere di valore

Storia di Abarth

Le origini della storia di Abarth riportano alla memoria il secondo dopoguerra. Carlo Abarth, ex dipendente di Cisitalia, fonda con il socio Guido Scagliarini la Abarth & C. Facile trovare un logo, lo scorpione, segno zodiacale del fondatore. La parte iniziale della storia di Abarth vede il brand impegnato a creare marmitte elaborate più che veri e propri modelli, ma la grande occasione non tarda ad arrivare: nel 1953 la FIAT 1100 diventa la tela bianca ideale per elaborare una vettura da capo a piede. L’idea della cassetta di trasformazione, poi riproposta in epoca recente con la nuova 500, è geniale. La 500 Abarth del 1958 è un fulmine a ciel sereno e la popolarità di Abarth cresce giorno dopo giorno. Sbagliato pensare ad Abarth come elaboratore di vetture piccole e compatte. Già negli anni ‘60 viene elaborata l’ammiraglia FIAT, la 2300, con la creazione della FIAT 2400 Coupé Allemanno. Con l’arrivo della 600 nascono le Abarth OT, Omologate Turismo, mentre nel 1966 la Abarth 1000SP guadagna il 100° record di velocità di un’Abarth: pilota niente meno che Carlo Abarth, il circuito è quello di Monza già noto per i suoi lunghi rettilinei.

Seguono importanti risultati, questa volta come elaboratore delle vetture da rally su base FIAT, negli anni ‘70. Con i tre mondiali vinti dalla 131 Abarth Rally, si scrivono probabilmente le pagine più importanti della storia di Abarth nello sport. La storia recente di Abarth va fatta risalire quanto meno al 2007. Così nasce la Grande Punto Abarth e poi con l’arrivo della nuova 500, si apre la possibilità di una fine operazione di marketing per pubblicizzare il cinquino vitaminizzato. Si arriverà a creare una versione mai così tanto spinta, la 695 Biposto, e diversi campionati monomarca sparsi in tutta Europa. La storia di Abarth è pronta a scrivere nuove pagine con l’avvento dell’elettrificazione. La Abarth 500e, versione da 155 CV della FIAT 500, ne è già testimonianza.

Modelli di Abarth

Oggi il costruttore che ha come simbolo lo scorpione vede poste in netta antitesi passato e futuro all’interno della propria gamma. I modelli di Abarth a listino, infatti, sono la 595/695 termica e la 500e elettrica. Da una parte, quindi, un passato iniziato nel 2007 e un ultimo aggiornamento datato 2016. La 500 termica elaborata oggi è venduta con il 1.4 turbo benzina da 165 CV e con la stessa unità da 180 CV. Sempre molto gradevole il sound che esce dagli scarichi, ma la 695 oltre a essere più potente ha anche di serie i freni Brembo che rendono la guida più agevole e aumentano la stabilità di una vettura dal baricentro alto. Disponibile anche in versione cabrio, la 595/695 “C”, la Abarth termica rimane un oggetto di culto per molti appassionati e le innumerevoli versioni uscite negli ultimi anni, come la 70° anniversario presentata nel 2019, tengono bene il loro valore.

L’altro lato della medaglia dei modelli di Abarth è la 500e. Qualcuno ha suggerito che avrebbe dovuto chiamarsi 500 S, visto che ci si aspettava qualcosa di più spinto per la prima elettrica del brand. 155 CV, più scattante di pochi decimi della termica, ha in realtà risolto grazie all’utilizzo del motore elettrico il grande deficit della 595 termica, il turbo lag. Meno indovinata la scelta di riprodurre artificialmente il sound del “Record Monza” tramite l’ausilio di una cassa audio montata sotto la scocca che probabilmente avrebbe solo incuriosito, da buon appassionato di elaborazioni, il fondatore Carlo Abarth.

Prezzi Abarth

Prezzi Abarth nuove

I prezzi delle Abarth nuove vedono anteposti due listini ben distinti, come distinte sono le caratteristiche delle Abarth 595/695 e delle Abarth 500e che si trovano a convivere nella stessa gamma. Da una parte, quindi, l’ultimo aggiornamento dei listini ufficiali che parla di un prezzo di 26.800 euro per la 595 Performance, da 165 CV, e di 30.100 euro per la 695 Performance. Il motore è sempre lo scoppiettante 1.4 T-Jet, cambia il livello d’allestimento che per la Turismo prevede anche i sedili in pelle. La 500e elettrica, invece, parte da 37.950 euro, che diventano 42.650 euro per la Turismo senza, però, differenza di prezzo con la Cabrio. Più curato l’abitacolo, con buona presenza di Alcantara, e aggressivi i cerchi da 18”.

Ricapitolando i prezzi di Abarth nuove in ordine crescente:

• Abarth 595 da 26.800 euro
• Abarth 695 da 30.100 euro
• Abarth 500e da 37.950 euro
• Abarth 500e Turismo da 42.650 euro

Prezzi Abarth usate

Specialmente ora che è arrivata la prima Abarth elettrica, sono destinati ad aumentare i valori delle Abarth 595/695 termiche, specialmente delle serie speciali che si sono viste in questi anni. Chi più ne ha più ne metta tra 595 Custom, Competizione, 50° Anniversario e Yamaha Factory Racing, con quest’ultima sponsorizzata niente meno che da Valentino Rossi nei suoi ultimi anni di presenza in MotoGP con il team giapponese. Anche la 695 ha conosciuto molte serie speciali tra cui si ricordano la Tributo Ferrari del 2009 prodotta in serie limitata e, più di recente, la 695 70° Anniversario prodotta in 1.949 esemplari. Già il fatto che siano serie limitate contribuisce ad aumentare o quanto meno tenere stabile il loro valore. Da una ricerca su Autoscout24 nel momento in cui scriviamo sono le Abarth storiche a essere vendute ai prezzi più alti, comprese le 124 Spider su base FIAT 124.

Ad esempio la 500 Abarth più estrema prodotta in questi ultimi 15 anni, la 695 Biposto con cambio a innesti frontali e motore da 190 CV, viene venduta a circa 62.000 euro. Pochi o tanti, siamo sicuri che il mercato del collezionismo saprà dare giusto valore alle Abarth termiche specie ora che il loro destino è segnato. Ancora troppo presto, invece, per fare una giusta valutazione dei prezzi Abarth usate per quanto riguarda l’elettrica introdotta da pochi mesi sul mercato.

Brand concorrenti di Abarth

I brand concorrenti di Abarth sono essenzialmente Mini e le case che producono auto di piccole dimensioni dal taglio sportivo. Già la Mini, con la Cooper S e e l’elettrica Cooper SE, è la rivale n.1 della Abarth, sia termica sia elettrica. La Cooper S ha 178 CV, contro i 180 CV di un’Abarth 695, mentre l’elettrica vede in vantaggio l’inglese che ha 184 CV contro i 155 CV. Incredibilmente, Abarth 500e e Mini Cooper SE partono da una cifra praticamente uguale: 37.950 euro la prima, 37.650 euro la seconda. Dimensioni che vedono in leggero “vantaggio” la Mini che è lunga 3,86 metri contro i 3,66/3,67 metri dell’Abarth. Abarth 595 e Abarth 500e non poggiano sulla stessa piattaforma, sono due progetti completamente differenti. Mini Cooper SE è, invece, la versione elettrificata totalmente della Mini Cooper.